giovedì 27 dicembre 2007

In mia assenza...

Cari amici, oggi ci siamo incontrati!
All'incontro ci sono stati: Elisabetta, Mariangela, Stefano, Giulia, Giovanni ed io. Insieme abbiamo preso in esame ogni idea emersa (più una portata da Giulia), facendo emergere i punti di forza e le debolezze di ciascuna.
Invito - come peraltro d'accordo - Elisabetta o Mariangela a pubblicare qui il riassunto di quello che si è detto per ciascuna idea.
In questi giorni io non sarò in Italia e quindi in mia assenza avete deciso di trovarvi (il 3 gennaio alle 10.00, mi pare) per decidere qualche idea portare avanti.
Una volta scelta l'idea, si tratterà di pensare allo sviluppo della sua storia.
Questo ci aprirà le porte del soggetto, e poi della sceneggiatura!
Buon lavoro!

1 commento:

Elisabetta ha detto...

Ecco una breve riassunto dei commenti fatti su ciancuna traccia, per chi non si ritrovasse nel dedalo di lettere alla fine del post ci sono le trame...
A domani!!!!
Elisabetta

A)Poca chiarezza, soprattutto per l’uso della didascalie.
Il messaggio negativo.
Possibilità del comico involontario
Collocare le scene all'interno di un autobus di linea potrebbe essere un problema, ma è un'idea che si presta alla trasformazione, potrebbe benissimo essere pensata in altri luoghi, facilitandone la realizzazione.

B) Non c’è trama.
E'un argomento poetico.
E’ un tema trasversale, che abbraccia tutte le culture.
C'è un messaggio forte di attenzione al mondo femminile.
Trovare un'attrice adeguata potrebbe però essere un problema.

C) E' troppo lungo e succedono troppe cose.
Bisognerebbe focalizzarsi su un punto. L’incidente potrebbe essere di difficile realizzazione.
Con un montaggio appropriato poche immagini possono racchiudere e spiegare molti eventi.
Si richiede la presenza di molti interpreti.

D) E' un argomento poetico e non richiede la presenza fisica di attori.
Non c'è un messaggio forte e chiaro.
Potrebbero esserci problemi di realizzazione tecnica, soprattutto se ci poniamo come modello la qualità d'immagine dei documentari naturalistici, inoltre la voce fuoricampo richiederebbe un attore professionista.
E' ancora un progetto aperto e troppo vago.
Proprio per questo si presta ad essere adattato ai temi sui quali vogliamo puntare (esempio: la sofferenza del pianto)

E) Divertente e comico.
Messaggio difficile da comprendere. Si mostra l'azione come dato di fatto, ma non c'è spazio per la riflessione.

F) C' è una trama narrativa chiara.
---------------------------------

A) Due personaggi: una ragazza italiana e un ragazzo afgano compiono lo stesso percorso, girano per la città, si fermano a osservare le vetrine, davanti a un bar, ecc..fino ad arrivare alla fermata del bus.
Per questa parte occorre un montaggio che crea una sorta di parallelismo tra i due personaggi.
Ispirandoci al cortometraggio visto di Pasolini potremo inserire un audio alle immagini che riferisce i pensieri dei due personaggi. Magari pensano ognuno alle proprie famiglie, ecc..
Oppure i pensieri potrebbero essere trascritti con una didascalia che compare sotto i fotogrammi, ma forse si verrebbe a perdere l’attenzione verso le immagini. In questo caso sarebbe da sviluppare un cortometraggio solo con le scritte e rumori e poche immagini montate nell’insieme.
Parte finale(senza audio): i due salgono nell’autobus, prima la ragazza e poi alla fermata dopo il ragazzo.
Lei è seduta dietro con le auricolari alle orecchie, anche lui sceglie di sedersi infondo ma si distanzia da lei di un posto.
Significato: le due culture si rispettano a vicenda ma non sono interessate ad un incontro, il cambiamento è possibile, ma entrambi, presi dai propri pensieri, mantengono il distacco per non invadere lo spazio intimo dell’altro.


B) Cambiamento vissuto da una donna incinta, argomento poetico e di speranza, che non abbiamo ancora discusso. Un cambiamento magico quello del corpo che muta, si evolve e si sdoppia; che collega ogni cultura, ogni specie, fino alla singolo organismo unicellulare. E’ il cambiamento per eccellenza, l’evoluzione, tutto cambia, tranne il cambiamento stesso.
A riguardo filosofi ne hanno parlato, in particolare Eraclito, con la metafora dell’acqua. Forse per questo motivo Stefano preferiva rivolgere l’attenzione sull’acqua.
Ho portato dei brevi scritti sul cambiamento che il mio ex professore di filosofia aveva fatto pubblicare sul giornale della scuola qualche anno fa.
“il cambiamento è come un fiume che scorre al mare. Niente nel mondo è più cedevole dell’acqua, ma non c’è niente di meglio per vincere la durezza. La morte è dura ma chi può raddrizzare l’acqua?”


C) Una famiglia Italiana aveva una figlia di nome Francesca e vivevano nella zona più ricca e bella di una città. Era una famiglia serena, non avevano nessun problema e i genitori avevano già pensato al futura di Francesca. La figlia era bella, aveva capelli lunghi, aveva 17 anni ma non era come le sue amiche, a lei piaceva divertirsi in modo sano, gli piaceva molto stare con i suoi amici ma non cercava le emozioni forti, le trasgressioni; era una ragazza intelligente e sensibile, amava la musica romantica e la soap opera.
Tutto sembrava filar liscio, ma un giorno s'addensarono le nubi nere, anche tra loro sarebbe arrivata la burrasca che avrebbe rotto ogni sogno. I genitori a litigare, a non trovare più desiderio l'un per l'altro, il dialogo diventava sempre più raro e formale. Francesca non riesce più a capire i suoi genitori, non capisce qual è il loro problema, vorrebbe stare in casa con loro, tenerseli vicino e aiutarli a fare pace, ma è combattuta perchè deve andare a scuola, vuole stare con suoi amici, fare la vita che ha sempre fatto, vuole continuare a divertirsi, ad essere felice.
Luca compagno di scuola di Francesca, è innamorato di lei, più volte si è dichiarato, ma Francesca non sa cosa fare, non sa decidere, perchè vuole bene a Luca ma come amico. Egli ha 19 anni, è carino ma è un pò strano perché non pensa al proprio futuro, le ragazze le considera come uno dei tanti divertimenti che vive e anche con Francesca non pensa di costruire una storia seria, a lui piace ciò che ha voglia senza farsi troppe domande ma vivere il momento che la vita offre.
Un giorno Francesca prende coraggio e chiede a sua madre qual è il problema tra lei e suo padre. Alla fine la madre, le confessa che lui ha un'altra donna, una vecchia fiamma, e dopo aver costruito quello che hanno, le loro sicurezze, lui vuole buttare via tutto per l'altra donna, vuole andare a vivere con l'altra.
Francesca sentendo la madre le sembra di vivere in un film, tutto crolla, vorrebbe gridare, vorrebbe arrabbiarsi, picchiare e correre fino a quando non ha più fiato, invano cerca di convincerli a tornare felici come erano prima, ma ormai Francesca era sola e impotente quindi scappa di casa e va da Luca. Quando arriva da lui vede che c'è una festa, la musica la stordisce, tutti sono ubriachi e quando la vedono la insultano, la deridono; chiede a Luca il perchè vive così, il perchè non la difende, perchè non capisce che ha bisogno di essere consolata, ma lui le risponde che vuole solo divertirsi, che una relazione seria è solo prigione. Allora Francesca se ne va da lui e si mette a camminare senza una meta, non sa più cosa pensare, cosa cercare tutto quello in cui credeva non esisteva più, in lei c'era solo rabbia.
Luca si rende conto di quello che ha fatto, capisce che Francesca lo ama veramente, allora prende la macchina e si mette a cercarla. Quando la trova si mettono a litigare perchè ora era lei che non voleva ascoltare, non voleva tornare indietro, voleva restare da sola, litigano, Luca perde la pazienza e a tutta velocità riparte ma alla prima curva perde il controllo della macchina e si scontra con quella che stava arrivando. Francesca sente lo scontro e subito corre a vedere cos'è successo con la paura nel cuore di trovare dei morti. Appena si avvicina si accorge che tutti sono vivi, l'altro conducente è ferito e Luca sta per ripartire, inutile fermarlo, non vuole sentire ragioni. Luca riparte e lascia lei e l'altro giovane sulla strada. Questi appena si riprende viene aiutato da Francesca a rialzarsi, trovare un posto per sedersi e iniziano a parlarsi, Francesca viene a sapere che è un ragazzo afgano e si chiama Aziz.
I due iniziano a raccontarsi le loro vite, e i loro problemi e i loro sogni come due vecchi amici che si rincontrano dopo tanto tempo. Francesca si sente un'altra persona, sta bene con Aziz, finalmente torna la luce, torna il sole nella sua vita, decide di non lasciare per strada e se lo porta a casa ma ad aspettarla c'è solo suo padre, ma ormai Francesca si sente forte perchè ora comprende i suoi genitori, Aziz e ciò che ha vissuto, è comunque vada in lei è tornata la primavera, forse potrà tornare ad essere felice come prima .


D) In quel mare puoi vedere quello che vuoi vedere, quello che ti fa piacere vedere, perché il dolce dondolio delle onde, ti riporta alla mente quando eri ancora acqua nell’acqua, un corpuscolo di vita nel grembo materno. E quando quell’acqua ti ha lasciato hai desiderato uscire alla ricerca di un’altra vita e di una nuova luce...Sei nato….. Hai sognato....Hai continuato a sognare…. Hai affrontato mille dolori….E ne sei uscito…. Tu sei acqua.... sudore....lacrima....goccia....sapore….odore…colore…. e goccia dopo goccia nel tempo diventerai mare.... diventerai qualsiasi cosa vorrai diventare, al di la di quello che avevi dentro di te....perchè era tutto acqua.... era solo acqua...
---tutto scorre---
…via.... e quell'acqua può scorrere e trascinare lontano i tronchi dei tuoi pensieri e la bellezza ritorna e rivive in te, in qualsiasi tempo in qualsiasi giorno della tua vita, fino a divenire …. un canto.


E) la storia di un ragazzo che nonostante l'età continua ad usare il suo vecchio triciclo. I genitori decidono di acquistare una bicicletta, ma è sempre difficile accettare i cambiamenti. Affrontarli però, anche se talvolta può essere doloroso (caduta e ferita), è l'unico modo attraverso il quale possiamo scoprire la bellezza della vita (la gioia di viaggiare nel mondo finalmente ad un'altra velocità).

F) la storia di un gruppo di ragazzi che ha come comune denominatore il colore dei propri vestiti. Ma con il tempo (anche a causa dei lavaggi) e inconsapevolmente i colori cambiano...