sabato 12 gennaio 2008

IL SOGGETTO

Cari amici,
oggi pomeriggio ci siamo incontrati in Villa Franchin; presenti: Giovanni, Linda, Elisabetta, Mariangela e la sottoscritta.
Abbiamo parlato dell'idea E e abbiamo cercato di isolare i blocchi narrativi di essa.
Poi siamo passati al soggetto e questo è il risultato.

PRIMA DI LEGGERE: oggi abbiamo capito insieme cos'è un soggetto e come si scrive.
Il soggetto di un cortometraggio è il racconto della storia narrata; sono contenute le azioni principali, i luoghi più importanti e i personaggi principali. Il soggetto NON deve contenere indicazioni sulle inquadrature o sui movimenti di macchina, così come non deve specificare i dialoghi o le musiche. Infine va scritto tutto al presente indicativo.



Ecco il nostro soggetto, cui manca ancora un titolo. Il nome del protagonista è provvisorio.


Pino è un ragazzo di sedici anni che non vuole crescere. Si ostina infatti ad usare il triciclo di quando era piccolo perchè ci è affezionato e perchè crede che sia una bicicletta, se non meglio. Un giorno Pino sta giocando con il triciclo sul vialetto di fronte a casa; fa fatica a spostarsi perchè il triciclo non è adatto alla sua corporatura, ma lui si diverte lo stesso. I suoi genitori, preoccupati, lo guardano dalla porta di casa. Il padre però decide di sgridarlo perchè si ostina ad usare il triciclo. Pino però non sente ragioni e, quando viene rimproverato, si getta sul triciclo come a difenderlo dalle accuse del padre. La madre rimane in silenzio.
Come tutte le mattine, Pino va a scuola con il triciclo e lo sistema sul portabiciclette, insieme a tutte le bici degli altri ragazzi. Anche lui lega il triciclo alla rastrelliera con la catena e mentre lo fa alcuni ragazzi lo deridono. Pino ci rimane male ed entra a scuola per ultimo.
Un pomeriggio, mentre tra correndo con il triciclo lungo il vialetto, Pino vede arrivare il padre: nella macchina è caricato un regalo per lui. Pino si precipita a vedere. Il regalo è una bicicletta, ma a Pino non piace perchè non ha intenzione di abbandonare il suo triciclo. Il padre, rassegnato e sconsolato, porta la bicicletta nuova in giardino, ma non insiste con il figlio perchè crede sia meglio dedica lui da solo di provarla.

Un giorno fuori da scuola Pino e dei suoi compagni prendono le bici dal portabiciclette per andare a casa; tra questo gruppo c'è anche una ragazza che piace a Pino. Pino chiede se può tornare a casa insieme a loro e i ragazzi accettano. Tuttavia il suo triciclo non corre veloce come una bicicletta e Pino rimane indietro. Si arrabbia, prende a calci il triciclo e lo rompe inavvertitamente. Cerca di sistemarlo, ma non ci riesce e così rimane a guardarlo sconsolato.
Al pomeriggio Pino è a casa, in giardino e guarda sconsolato il triciclo rotto. Scopre con sorpresa che in giardino c'è la bicicletta. La prova, ma cade perchè non riesce a stare in equilibrio. Scende, la soppesa, la lascia, ma cade di nuovo. Pino non si spiega il motivo. Conta le ruote del triciclo e della bici e capisce che il numero è diverso. Riprova salire in sella e percorre incerto qualche metro. Dopo vari tentativi riesce a pedalare facilmente e a tutta velocità percorre il vialetto davanti a casa, con la luce del sole che lo illumina. Il triciclo rotto rimane abbandonato.

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